Dalle invisibili vette nepalesi vi raccontiamo dell'ultima tappa indiana.
A Varanasi abbiamo calorosamente riabbracciato Andre, anche lui in viaggio mistico nel subcontinente.Fratello Andrea ci e' apparso in smagliante forma psico-fisica e in un paio di sedute psicoanalitiche sul tetto della guesthouse ci ha aiutato a risolvere i nostri problemucci di coppia (dal blog non e' mai trapelato ma in questo intenso viaggio, h 24 together, siamo stati sull'orlo della crisi "allora io me ne torno in Italia" almeno un paio di volte).
Varanasi e' una delle citta' piu' antiche del mondo e la piu' sacra dell'India. Per gli Induisti rappresenta l'unico posto al mondo in cui e' possibile sfuggire al samsara, quindi e' il luogo migliore per morire.
Passeggiando sulle rive del Gange, a parte l'irresistibile ed onnipresente odore di plastica bruciata, ben altri fuochi ti colpiscono i sensi: sono le pire dove vengono cremati giorno e notte i fortunati morti a Varanasi.
Vorremmo or ora farvi un'esaustiva lezione sulle divinita' Hindu, che sappiamo apprezzereste non poco, ma qui fuori le caprette ci fanno ciao e gli sherpa namaste'; quindi in due parole Shiva e' un gran bel distruttore, questa e' la sua citta' e l'aria di morte la pervade e ti pervade, nel bene e nel male... Il sentimento di degrado che ci ha assalito tra i vicoli era comunque sempre accompagnato da un senso di energia vitale e rinascita che da questa distruzione necessariamente partono.
Capre distruttrici di florealita' |
Uomo distruttore di tempo |
Moto distruttrice di ambiente |
Adesso basta che siamo pesanti...
Michele canottiere ritrovato |
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