domenica 24 luglio 2011

il potere della retzina

Retsina
Davide attarantolato a Taranto

l'inferno ateniese dal battello

e luce fu sul nostro mostro

Michele e il suo battello ebbro

Emilia dopo il trattamento di morte-rinascita del dottor Poli

siamo a Kios, isola greca prossima alla turchia.
Per approdare su queste sponde abbiamo superato innumerevoli traversie, ovvero: siamo partiti da taranto verso Brindisi, per scoprire che non c'erano traghetti per noi (come erroneamente scriveva la Gazzetta del Mezzogiorno); quindi abbiamo ripiegato su Bari, dove ci siamo imbarcati per Patrasso. Dallì abbiamo preso un pullman per Atene, caricandoci a forza le bici, e abbiamo passato la notte su una verace spiaggetta nei pressi del porto del Pireo (Atene e dintorni erano un'infinita fornace a cielo aperto di macchine assaltatrici di povere bici, l'acropoli l'abbiam salutata da lontano visto che avremmo dovuto farci 10 km d'asfalto bollente). Dopodichè, la mattina abbiamo preso un altro traghetto per Kios (non ci sono collegamenti diretti con la Turchia perchè forse con i Greci non corre buon sangue). E proprio qui nell'isoletta che non c'è è iniziato il vero viaggio, in compagnia della vecchia Lucy-in-the-sky, adornati di caleidoscopiche visioni d'altri tempi: una su tutte il tentato omicidio di Emilia da parte di Michele attraverso insidiosa insabbiatura total body and face (bocca compresa, attimi di panico assicurati sulla vita).
Insomma quindi comunque, domani alle ore 8.00 in punto prendiamo l'ultimo carontico traghetto per Cesme, finalmente turchia, dove si apriranno a noi le porte dell'oriente.

3 commenti:

  1. Quindi Davide è partito anche lui con voi??? Che bello!

    (sono Rita... sotto nickname)

    RispondiElimina
  2. Apprendo che Davide non è partito affatto con voi medesimi... :-)

    RispondiElimina