venerdì 2 dicembre 2011

TWENTYFOUR HOURS FULL PAWA!


Proprio quando stavamo pensando di lasciare Rishikesh ci siamo imbattuti in Baba Shangar Giri.
I Baba sono dei santoni asceti che scelgono di vivere nella natura e nella castità per votarsi interamente alla preghiera. Quelli seri vivono davvero di poco, ma una gran parte si arricchisce con le donazioni dei fedeli che certo in India non mancano (ma il nostro Baba è un puro, almeno così ci è sembrato).
Ci trovavamo sulle rive del Gange, quando un Rastafari con turbante ci ha offerto un chai nella sua splendida e naturalissima casa-tenda, costruita attorno al dio fuoco, a cui non si deve MAI mancare di rispetto (Michele l’ha subito compreso quando ha cercato di buttarci dentro un fazzoletto usato e il Baba – parole sue – è diventato CRAZY!).
Senza troppe parole, ma con il suo esempio vivente, ci ha trasmesso tantissimo e molte cose in noi sono diventate più chiare; la felicità non dipende dagli oggetti o dal denaro (e questo, già lo sapevamo), ma soprattutto è possibile (anzi, facilissimo!) vivere semplicemente, nella natura, lasciando aperta la porta a chiunque (specie quando la porta non c’è…) con amore e senza giudicare.
Insomma, quando torniamo in Italia, ce ne andiamo a vivere nella capanna pure noi!!!

 ecco dove ci trovavamo quando è apparso il Baba...

...ed ecco il Baba full pawa con i suoi nuovi studenti

uno scorcio della sua fissa dimora

giochi di fuochi sul Gange notturno

Michele dona il latte alla Madre Ganga

Oltre alla saggezza, all’amore e all’ottima charas, ciò che ci ha fatto restare con lui ben 5 giorni è stato il cibo sopraffino, un’esplosione di gusto che non avevamo mai provato (e tutto senza carne né alcool!), come dire: il nettare degli dei!


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